Una sorta di conclusione su quanto è emerso fino ad oggi grazie ai vostri contributi, per rileggere assieme a voi i passaggi fondamentali, provando a dare delle risposte ma anche porre e porsi nuove domande, in vista dell'antologia che verrà pubblicata ad autunno e il cui ricavato andrà in beneficenza alla "Locanda dei Girasoli" di Roma.
Gli articoli verranno pubblicati sui diversi social con #Pensodunquebloggodue e raccolti sul sito di Snodi Pedagogici
#Pensodunquebloggodue -
EDUCAZIONE FA RIMA CON..
Un viaggiatore sa e riconosce il valore della sosta..sa come questa permetta la possibilità di prendere consapevolezza delle ricchezze raccolte in viaggio, sa che la sosta consente di "indossare nuove vesti" drappeggiate di pensieri, ricordi, incontri, riflessioni e racconti che permetteranno di proseguire verso le prossime tappe.
Anche Snodi Pedagogici riconosce questo momento e il suo valore; che si traduce nel tentativo di restituirvi parte dell'esperienza che avete contribuito a costruire attraverso la partecipazione ai tre blogging day
(...) Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato un bel viaggio
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio:che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
C.P. Cavafys
molteplici le esperienze che vivo e che posso incontrare nell'altro,
molteplici ancora le possibilità di reazione e risposta-azione,
molteplici le storie che posso comporre.
Molteplici quindi, anche gli ambiti con i quali l'educazione si interfaccia.
..e in ciò il web che c'entra? ..e i Bloggingday?
La rete, mezzo principe, oggi, di viaggi ed incontri, permette di incrociare una pluralità di sguardi, di incontrare mondi altrui, di essere partecipi di un bagaglio più ampio di esperienze, che posso poi ricucire perché calzino con la mia storia o perché mi consentano di narrarle a chi possa immaginare, per sé, possibili storie.
Parlare e leggere di educazione nel web dunque mi consente di accedere a questa sfera semplice e insieme complessa, in una parola molteplice, che è l'esperienza umana; questo nei termini di storia personale ma soprattutto, come educatrice, nei termini di storie trasmesse e immaginate a più mani, storie altrui di cui essere testimoni provando a fare da specchio perché abbiano la possibilità di prendere coscienza di se stesse.
molteplici ancora le possibilità di reazione e risposta-azione,
molteplici le storie che posso comporre.
Molteplici quindi, anche gli ambiti con i quali l'educazione si interfaccia.
Parlare e leggere di educazione nel web dunque mi consente di accedere a questa sfera semplice e insieme complessa, in una parola molteplice, che è l'esperienza umana; questo nei termini di storia personale ma soprattutto, come educatrice, nei termini di storie trasmesse e immaginate a più mani, storie altrui di cui essere testimoni provando a fare da specchio perché abbiano la possibilità di prendere coscienza di se stesse.
Storie, grazie a questo molteplice bagaglio, in cui riuscire a tratteggiare potenzialità di crescita e di apprendimento reciproco.
Dalle parole coraggiose di Andrea rammento l'importanza di distinguere l'etica dalla morale; questo per poter guardare una situazione dalla 'giusta' distanza, quella che mi permette di vedere l'altro -nn troppo vicino o troppo lontano- come Persona nella sua complessità di bisogni, sapendo che, nell'accompagnarla, la storia principale rimane la Sua e io, come educatore, posso e devo stare nella delicatezza di mostrare rotte e di immaginare vie, così come tematizzare la sfera affettiva contribuendo a riempire una esperienza di significato.
(per approfondire l'argomento con storie reali vi segnalo www.loveability.it)
Con Rita condivido la riflessione di quanto sia importante che i ragazzi abbiano qualche coordinata in merito, accompagnandoli ad educarsi al Bello tramite l'arte e la natura.
Esiste un valore nell' alzare bandiera bianca, nel lasciare una posizione?
Ha valore riconoscere i propri limiti professionali?
Sicuramente l' autoconsapevolezza del limite possiede valore: riconoscere che dove non arrivo io possa arrivare l'altro.
Quando la fatica di stare non è più sostenibile, allora è utile lasciare perchè la storia che contribuisco a costruire e che non mi appartiene, possa trovare altre prospettive. Questo contributo mi rammenta la forza e l'onestà intellettuale dell'educatore che sente e riconosce di aver già fatto la sua parte, di non poterci arrivare oltre lì.
La responsabilità educativa si palesa anche in questo: il saper lasciare perché altri vedano strade nuove e ancora possibili.
Ospitalità, Comunicazione, Pluralità, Narrazione condivisa, Costruzione di saperi..
Un grazie gigante a tutti i colleghi di Snodi Pedagogici e a tutti coloro che con noi credono nel progetto portandovi il loro contributo.
I Blog Partecipanti:
La Bottega della Pedagogista di Vania Rigoni
Ponti e Derive di Monica Cristina Massola
Nessi Pedagogici di Manuela Fedeli
E di Educazione di Anna Gatti assieme a un guest post di Alessia Zucchelli, collaboratrice del blog
Bivio Pedagogico di Christian Sarno
Trafantasiapensieroazione di Monica D'Alessandro Pozzi
Labirinti Pedagogici di Alessandro Curti
In Dialogo di Elisa Benzi
Il Piccolo Doge di Sylvia Baldessari
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