venerdì 7 giugno 2013

tre papà

Il papà è tale solo in presenza di figli. poi succede ad alcuni che i figli non siano i suoi. ma lui è un papà comunque. o che un figlio sia suo biologicamente, e un altro no. ma è un papà comunque. 
dunque cosa definisce un uomo dall'essere papà?

" lo sai che non si parla con la bocca piena"
" D. (il figlio) :preparati che settimana prossima sbucciamo le fave dell'orto"

la singolarità di quel rapporto fatto di cose da fare e di molte meno parole, è la caratteristica del legame che vedo tra il mio consorte e nostro figlio.
è una praticità con risvolti di fantasia, inzuppata di storie, di personaggi, di racconti, di burattini giocati e animati. è una relazione che comincia al mattino con un bacio (tendenzialmente del bambino al papà pigrone) e che finisce la sera con un episodio della storia della Bimba Ciuccia, il Lupo e la Strega. 

"quando torna il mio papà? e quando mi racconta la storia della Bimba Ciuccia, il Lupo e la Strega?"

i papà, tra l'altro, non sono in via d'estinzione e anche quando meno te lo aspetti, saltano fuori nei meandri meno scontati. come l'altra sera quando ho incontrato dopo anni O. una ragazza che ho conosciuto quando aveva 14/15 anni, una decina di anni fa. frequentava il Cag dove lavoravo e non la vedo da un sacco.
ora ha due figli, il primo va in prima elementare, la seconda è appena nata.
mi racconta di quanto le piaccia fare la mamma, di quanto sta bene con i due bambini e il suo compagno. la fatica c'è: lui ha perso il lavoro appena nata la bambina e lei è rientrata subito perché non potevano permettersi che lei stesse a casa. Lui adesso è a casa: "si, faccio un po' la mamma io!" dice ridendo, sereno.
io lui non lo conosco, non lo conoscevo e non vedendo O. da tanto davo per scontato che lui fosse il padre di entrambi i figli.
in un messaggio di lei il giorno dopo, lanciato da fb al mondo, lei sottolinea

mio figlio nn avrà un papà sulle carte ma ce l ha nel suo presente ke ci ha scelto e ci vuole bene!!! e sicuramente è molto meglio cosi piuttosto ke avere un marito e un padre sulle carte e ke poi nel presente se ne fotte!!!"

e questo va oltre, oltre l'apparenza di tutto. ha più o meno 25 anni  e racconterà ai suoi bimbi le storie, giocherà con le costruzioni e a mettere semi in un vaso o a sistemare con il trapano qualcosa in casa. farà da mangiare, sistemerà delle cose. giocherà sicuramente a biliardino come ha fatto l'altra sera, mentre eravamo insieme.
perché l'educazione si insegna attraverso i gesti. e questo, i papà lo fanno benissimo.

così come il mio papà: la pratica in azione, la fantasia e il pensiero al potere. un doppio sguardo costante. le mani impegnate nel fare e la testa nel pensare, a ciò che si fa, a come va il mondo, a cosa si può dire e fare di diverso, di umano, di profondamente giusto. il mio papà che non ha mai trovato i calzini e che tutte le mattine li cerca chiedendo a mia mamma dove li ha messi, in un gioco di ruolo ormai consolidato da troppo tempo, e che non perde una data storica, che si segue le lezioni di fisica, che smanetta sul computer con la curiosità di comprendere meglio gli strumenti a disposizione di tutti. il mio papà che dopo anni e anni e anni, mi dice che si è stancato: non sa più cosa farsene del suo amore per la politica perché non vede orizzonti possibili. e che continua a lavorare, a sistemar motori, ingranaggi, cose di cui io giusto intravedo una possibile utilità.

ecco, forse: i papà sono una certezza. una dimensione di stabilità costante senza i frizzi e lazzi degli ormoni femminili ondeggianti. perché al di là della fatica nel dirlo e oltre a quelle azioni fatte con le mani, ci sono certezze che per i figli sono pilastri stabili su cui costruirsi come figli, come uomini.


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Sabato 8 giugno nel centro Ma.Mi a Milano si terrà l’incontro “Nel nome del padre”, uno spazio di confronto per riflettere insieme, discutere e prendere consapevolezza del proprio modo di essere padre, dei modelli oggi proposti, delle proprie risorse e difficoltà, alla ricerca della propria dimensione.. L’incontro è aperto ai padri ed alle coppie. Per maggiori informazioni visitate il sito di Ma.Mi o scrivete a: info.@ma-mi.it. Potete inoltre leggere su twitter le riflessioni sul tema seguendo l’hashtag #esserepapà.

3 commenti:

  1. L'articolo è bello, a tema, privo di qualunquismo e molto oggettivo. Mi va di parlare del ragazzo che ha scelto di essere papà, è molto bello questo, ma c'è un problema, se un giorno la compagna si stuferà di lui, lo potrà mettere alla porta ancora più facilmente di quanto possono già fare le "normali" mogli con i mariti. naturalmente è un esempio, non conosco la loro situazione, ma è comunque vero. Credo che una volta accettato un uomo come padre dei propri figli, tanto naturale quanto acquisito, gli si debbano garantire maggiori tutele sul rapporto con i figli, o piano piano nessun uomo giocherà più alla roulette russa della paternità!

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  2. grazie @Matteo. la questione è difficile, spinosa e al contempo molto diffusa. forse mancano i pensieri attorno, degli spunti di riflessione. già il nome "roulette russa della paternità" mi piace molto. tu cosa ne pensi?

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  3. Penso che l'amarezza che mi mette la questione è inferiore solamente alla violenza sui bambini a scuola, alla violenza sulle donne, e al problema degli esodati!
    Non mi basterebbe un post per parlare dell'argomento e credo che dovrebbe essere trattato solo da persone competenti, quindi non da me, ma da te ad esempio, se vuoi con la mia collaborazione, soprattutto nella viralizzazione, nella quale me la cavo bene!

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